#Pietro Proietti
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Tre anni fa, il 2 novembre 2020, moriva (nel giorno del suo ottantesimo compleanno) il grande attore, cabarettista, doppiatore, conduttore e regista, interprete di film quali La mortadella di Mario Monicelli, La Tosca di Luigi Magni, L’eredità Ferramonti di Mauro Bolognini, Febbre da cavallo di Steno, Casotto di Sergio Citti, Un matrimonio di Robert Altman ed altri. Nato a Roma nel 1940, grandissimo attore di teatro, dove spazia dai monologhi alle commedie musicali, incontra un grande successo in televisione, riproponendo sul piccolo schermo i suoi spettacoli più riusciti. Fin da ragazzo suona vari strumenti (chitarra, pianoforte, fisarmonica, contrabbasso) e canta nelle feste studentesche e nei bar all’aperto. Si iscrive al Centro Teatro Ateneo, in cui insegnano attori quali Giancarlo Sbragia e Arnoldo Foà, e in seguito frequenta il corso di mimica di Giancarlo Cobelli, che nota le sue qualità e lo scrittura per un suo spettacolo d’avanguardia, Can Can degli Italiani (1963), che segnerà il debutto teatrale del giovane Proietti. Negli anni successivi lo troviamo in ruoli secondari con vari gruppi teatrali: in Il mercante di Venezia (1966) di Ettore Giannini, e, con il Gruppo Sperimentale 101 Le mammelle di Tiresia (1968) di Guillaume Apollinaire; Nella giungla delle città (1968) di Bertolt Brecht, Coriolano (1969) di William Shakespeare, Il dio Kurt (1969) di Alberto Moravia, e altre opere, fino al primo grande successo, quando viene inaspettatamente chiamato a sostituire Domenico Modugno nella commedia musicale di Garinei e Giovannini Alleluja brava gente. A seguire il dramma di Sam Benelli La cena delle beffe (1974), con Carmelo Bene; nel ’76 A me gli occhi, please, considerata una fra le sue prove teatrali più riuscite, e che sarà riportata in scena con grande successo nel ’93, ’96 e, nel 2000, al Teatro Olimpico. Nel ’78, con Sandro Merli, diventa direttore artistico del Teatro Brancaccio di Roma, dove crea un suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche per i giovani attori che rappresenterà un vero trampolino per volti noti dello spettacolo (Flavio Insinna, Enrico Brignano, Giorgio Tirabassi, Francesca Reggiani e molti altri). Segue una serie di performances, fra cui Il bugiardo di Carlo Goldoni (1980, regia di Ugo Gregoretti), Edipo re di Sofocle (1981, regia di Vittorio Gassman), I sette re di Roma di Luigi Magni (1989, regia di Pietro Garinei), e altre per le quali, oltre a recitare, cura anche la regia, come Caro Petrolini (1979), Cyrano de Bergerac (1985), Liolà di Luigi Pirandello (1988), Guardami negli occhi (1989) e La pulce nell’orecchio (1991) di Georges Feydeau, Socrate (2000, adattamento di Vincenzo Cerami dai Dialoghi di Platone), Full Monty (2001, versione teatrale del film omonimo del ’97), Io, Toto e gli altri (2002, ripreso quattro anni dopo), e molti altri. A partire dagli anni Ottanta ha diretto anche alcune opere liriche: Tosca di Giacomo Puccini nel 1983, Don Pasquale di Gaetano Donizetti nel 1985, Falstaff e Nabucco di Giuseppe Verdi (rispettivamente nel 1985 e nel 2009), Le nozze di Figaro e Don Giovanni (nel 1986 e nel 2002) di Wolfgang Amadeus Mozart, Carmen di Georges Bizet nel 2010. Istrionico, grande improvvisatore, dotato di un’ottima voce e molto audace negli sperimentalismi, al cinema lo ricordiamo nel ruolo del fidanzato di Sophia Loren nel farsesco La mortadella (1971) di Mario Monicelli, ironico protagonista del musicale Tosca (1973) di Luigi Magni, in cui recita con Monica Vitti, interprete del giovane Pippo nel calligrafico L’eredità Ferramonti (1976) di Mauro Bolognini, stallone da quattro soldi nel cinico Casotto (1977) di Sergio Citti, fanfarone nel satirico Un matrimonio (1978) di Robert Altman, in cui recita con Vittorio Gassman. A partire dalla fine degli anni Ottanta dirada notevolmente le sue apparizioni cinematografiche per proseguire l’attività teatrale e quella televisiva, dove ottiene grande successo con le serie Il Maresciallo Rocca (1996-2004) e L’avvocato Porta (1997-98).
Fra gli altri film ricordiamo Se permettete parliamo di donne (1964) di Ettore Scola, Le piacevoli notti (1966) di Armando Crispino e Luciano Lucignani, La ragazza del bersagliere (1967) di Alessandro Blasetti, Lo scatenato (1967) di Franco Indovina, La matriarca (1968) di Pasquale Festa Campanile, Una ragazza piuttosto complicata (1969) di Damiano Damiani, La virtù sdraiata (1969) di Sidney Lumet, tratto dal libro omonimo di Antonio Leonviola ed interpretato da Anouk Aimée, Omar Sharif, Didi Perego, Fausto Tozzi e Lotte Lenya (la grande attrice di teatro austriaca, vedova del musicista e compositore Kurt Weill ed interprete di Jenny nella prima rappresentazione di L’opera da tre soldi – 1929 – di Bertolt Brecht), Brancaleone alle crociate (1970) di Mario Monicelli, Bubù (1971) di Mauro Bolognini, Gli ordini sono ordini (1972) di Franco Giraldi, Meo Patacca (1972) di Marcello Ciorciolini, La proprietà non è più un furto (1973) di Elio Petri, con Flavio Bucci, Daria Nicolodi, Ugo Tognazzi e Salvo Randone, Le farò da padre (1974) di Alberto Lattuada, Musica per la libertà (1975) di Luigi Perelli, Bordella (1976) di Pupi Avati, Chi dice donna dice donna (1976) di Tonino Cervi, Febbre da cavallo (1976) e Mi faccia causa (1985) di Steno, Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi d’Europa (1978) di Ted Kotcheff (il futuro regista di Rambo), Due pezzi di pane (1979) di Sergio Citti, Non ti conosco più amore (1980) di Sergio Corbucci, Di padre in figlio (1982) di Vittorio Gassman, FF. SS.” – Cioè: “che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene? (1983) di Renzo Arbore, Eloise, la figlia di D’Artagnan (1994) di Bertrand Tavernier, Panni sporchi (1998) di Mario Monicelli, Tutti al mare (2011) di Matteo Cerami, Indovina chi viene a Natale? (2013) di Fausto Brizzi, Alberto il grande (2014) di Carlo e Luca Verdone, Il premio (2017) di Alessandro Gassman, Pinocchio (2019) di Matteo Garrone. Ha doppiato attori quali Marlon Brando - in Riflessi in un occhio d’oro (1967) di John Huston, Richard Burton - Chi ha paura di Virginia Woolf? (1966) di Mike Nichols -, Alex Cord - I cinque disperati duri a morire (1970) di Gordon Flemyng - , Kevin Costner - Attraverso i miei occhi (2019) di Simon Curtis - , Robert De Niro - Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all’inferno (1972) di Martin Scorsese, Gli ultimi fuochi (1976) di Elia Kazan, Casinò (19959 di M. Scorsese - , Ray Danton - Agente speciale L.K. Operazione Re Mida (1967) di Jesus Franco - , Kirk Douglas - Uomini e cobra (1970) di Joseph L. Mankiewicz -, Henry Fonda - L’ora della furia (1968) di Vincent McEveety -, Richard Harris - Camelot (1967) di Joshua Logan, Un uomo chiamato cavallo (1970) di Elliott Silverstein -, Charlton Heston - 23 pugnali per Cesare (1970) di Stuart Burge, Hamlet (1996) di Kenneth Branagh -, Dustin Hoffman - Lenny (1974) di Bob Fosse -, Anthony Hopkins - Hitchcock (2012) di Sacha Gervasi -, Rock Hudson - I due invincibili (1969) di Andrew V. McLagen -, Dean Jones - Tutti i mercoledì (1966) di Robert Ellis Miller -, Paul Newman - Buffalo Bill e gli indiani (1976) di Robert Altman - , Michael Pate - Il ritorno del pistolero (1966) di James Neilsen -, Gregory Peck - La notte dell’agguato (1969) di Robert Mulligan -, Michel Piccoli - Diabolik (1968) di Mario Bava -, Jean Reno - I visitatori (1993) di Jean-Marie Poiré -, George Segal - Gioco senza fine -, Dick Shawn - Per favore, non toccate le vecchiette (1967) di Mel Brooks - , Robert Stack - Il più grande colpo del secolo (1967) di Jean Delannoy -, Sylvester Stallone - Rocky (1976) di John G. Avildsen, F.I.S.T. (1978) di Norman Jewison -, Benito Stefanelli - I giorni dell’ira (1967) di Tonino Valerii -, Donald Sutherland - Il Casanova di Federico Fellini (1976) di Federico Fellini. A teatro, a partire dagli anni Sessanta, recita in decine di pièces e, dal decennio successivo, dirige varie opere ed opere liriche. In televisione appare anche in vari film tv - La maschera e il volto
(1965) di Flaminio Bollini, La fantastica storia di Don Chisciotte della Mancha (1970) di Carlo Quartucci, Romanzo popolare italiano (1975) e Viaggio a Goldonia (1982) di Ugo Gregoretti, Fregoli (1981) di Paolo Cavara, Gli innocenti vanno all’estero (1983) di Luciano Salce, La bella Otero (1984) di José Maria Sanchez, Io a modo mio (1985) di Eros Macchi, Sogni e bisogni (1987) di Sergio Citti, Un figlio a metà (1992) e Un figlio a metà - Un anno dopo (1994) di Giorgio Capitani, Mai storie d’amore in cucina (2004) di G. Capitani e Fabio Jephcott, Il veterinario (2004) di J. M. Sanchez - ed in sceneggiati, serie e miniserie - I grandi camaleonti (1964) di Edmo Fenoglio, Il circolo Pickwick (19669 e Le tigri di Mompracem (1974) di Ugo Gregoretti, Il viaggio di Astolfo (1972) di Vito Molinari, Facciaffittasi (1987), Italian Restaurant (1994), Il signore della truffa (2011) di Luis Prieto, L’ultimo papa re (2013) di Luca Manfredi, Una pallottola nel cuore (2014-18). Nel 2018-19 ha partecipato a due puntate del programma documentaristico Ulisse - Il piacere della scoperta di Piero e Alberto Angela, e ad una puntata di Meraviglie - La penisola dei tesori di A. Angela.
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Frosinone, uccise la ex a coltellate: condannato a 24 anni Pietro Ialongo
Tgcom24 Nella sua requisitoria il sostituto procuratore Vittorio Misiti aveva chiesto una condanna a 23 anni di carcere. La corte, presieduta dal giudice Francesca Proietti, ha inflitto una pena superiore per l’efferatezza del delitto e per il fatto che Romina aveva tentato di difendersi. Concesse le attenuanti generiche poiché l’imputato non aveva mai commesso reati in precedenza e per…
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Sempre importante il divario retributivo fra uomini e donne
La disuguaglianza di genere nel mondo del lavoro rimane un tema centrale all’interno delle più ampie politiche per la qualità della vita. Lo dimostrano alcuni dati rivelatori, emersi durante il seminario sulle Politiche di conciliazione, parte del progetto “Riequilibriamo”, che si è svolto stamattina a Roma. Secondo questi dati basati sulle rilevazioni Istat, le donne dedicano tre volte più tempo degli uomini all'accudimento di figli e anziani, con una media di oltre cinque ore al giorno. Questo impegno impatta significativamente sulle loro scelte professionali, spingendo molte a optare per lavori part-time o di minore responsabilità.
Questa tendenza ha un risvolto economico preoccupante: in Italia, il divario salariale tra uomini e donne si aggira intorno al 5%, un dato che, sebbene positivo rispetto alla media Europea del 12%, rappresenta ancora una forma di discriminazione. L’impatto di queste dinamiche è evidente anche nella disoccupazione femminile, che raggiunge il 40% a livello nazionale e supera il 55% nel Mezzogiorno. Il seminario ha evidenziato iniziative innovative per affrontare queste sfide. Il progetto “Riequilibriamo”, finanziato dal Dipartimento per le politiche per la famiglia della Presidenza del Consiglio, punta a migliorare l'equilibrio lavoro-vita privata degli oltre tremila dipendenti di enti del terzo settore nelle regioni del Lazio, Sicilia, Veneto ed Emilia Romagna. Tra le misure proposte figurano lo smart-working, applicato soprattutto a chi opera in area amministrativa, la flessibilità oraria, il “turno familiare” per coppie che lavorano nello stesso luogo, e supporto per famiglie con figli piccoli, come il contributo babysitter e quello per attività ludico-sportive per i minori. Un ruolo importante è svolto dagli interventi legati all’assistenza ed alla cura in termini psicologici e psicoterapeutici, con interventi mirati che accompagnano tanto i lavoratori e le lavoratrici quanto i loro familiari in percorsi legati alla genitorialità, all’età evolutiva e adolescenziale, alla gestione delle crisi familiari. Un approccio quindi volto a far sentire lavoratori e lavoratrici al centro dell’attenzione dei datori di lavoro.
Queste iniziative non sono solo un sostegno per le famiglie, ma si sono dimostrate efficaci anche in termini di produttività. Francesco Reposati, dell’ambulatorio sociale di psicoterapia, sottolinea come il progetto abbia migliorato sia il benessere dei lavoratori che la produttività complessiva delle organizzazioni coinvolte. Emanuela Proietti, ricercatrice del Dipartimento di scienze della formazione di Roma 3, enfatizza l'importanza di queste politiche per migliorare la qualità della vita dei lavoratori in generale “anche tenendo conto dell’invecchiamento generale della popolazione e dell’innalzamento dell’età dei lavoratori, che porta con sé nuove esigenze personali, nuove richieste di servizi e forme di sostegno.” “Questo richiede – ha concluso Proietti – un approccio meramente organizzativo in termini di organizzazione ed ottimizzazione del lavoro, ma anche la disponibilità di risorse, che chiama in causa tanto il pubblico quanto il privato e le più complessive politiche di wellfare. Risorse indispensabili per dare risposte concrete in termini di servizi ed opportunità che, come si è visto non sono dei meri benefit per i dipendenti ma si traducono in un migliore clima lavorativo e in una migliore produttività complessiva.” Servizio diffusione comunicati stampa ufficistampa.eu - Pietro Galluccio - 366.2385651 Read the full article
#carriera#disoccupazione#divarioretributivo#genitorialità#lafovo#lavoripart-time#progettoRiequilibriamo#smartworking
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Incidente di Casal Palocco, la Lamborghini degli youtuber a 124 km orari prima dell'impatto con la Smart
Incidente di Casal Palocco, la Lamborghini degli youtuber a 124 km orari prima dell'impatto con la Smart. È l’ordinanza con cui il gip di Roma ha disposto i domiciliari per Matteo Di Pietro a far emergere nuovi dettagli sull'incidente di Casal Palocco (Roma). Prima dello schianto, costato la vita al piccolo Manuel Proietti, la Lamborghini con a bordo gli youtuber viaggiava ad oltre 124 km orari. Il suv, dunque, immediatamente prima dell’impatto, era lanciato ad una velocità folle. Secondo i dati del gps, citati nel provvedimento di indagine di Carabinieri e Polizia locale, “il Suv al momento di imboccare Via di Macchia Saponara alle ore 15:38 si fermava”. Poi, dopo aver imboccato la via, “riprendeva corsa raggiungendo in soli 14 secondi la velocità di 124 km/h immediatamente prima dell’impatto”. L'assenza di tracce di frenata - precisa il giudice - “dimostra verosimilmente che la decelerazione improvvisa e rapidissima è stata conseguenza dell'avvistamento dell'auto in prossimità del punto in cui si è verificato l’incidente”. L’indagato, dunque, “per colpa consistita in negligenza, imprudenza, imperizia e inosservanza delle norme sulla circolazione stradale ha tenuto una velocità eccessiva”. Questa la causa per cui “non riusciva ad arrestare tempestivamente il veicolo e andava a collidere, travolgendola, contro la parte laterale destra dell'autovettura Smart che proveniva dal senso opposto di marcia e aveva intrapreso una svolta a sinistra”. Per il gip, inoltre, la madre del piccolo aveva “inserito la freccia prima di svoltare”, così come riferisce l'autista di un bus Atac. “La manovra effettuata dalla Smart - per la svolta in via Archelao di Mileto - era stata molto rapida, senza esitazione, cosa che induce a ritenere che la conducente non avesse visto o non si fosse accorta dell'arrivo della Lamborghini, che a sua volta non aveva tentato di frenare”. Ma c’è di più. Tra le tante testimonianze riportate, oltre a quelle utili insieme alle perizie per ricostruire l'impatto, anche alcune che hanno dato conto degli istanti dopo l'incidente. “C'è un uomo che dice di avere sentito un ragazzo dell'età di circa 20/25 anni (...) che, avvicinatosi, dice: ‘Non ti preoccupare pagheremo e sistemeremo tutto’”. Parole pronunciate, secondo il teste, sulla scena dello schianto, quando il piccolo Manuel era già gravissimo. Sarebbe morto poco dopo.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Il bilancio di sostenibilità 2022 del gruppo Sony ha 164 pagine. Sarà interessante leggere l’edizione 2023, per vedere che spazio trova, nella valanga di parole sulla bontà dell’impatto della multinazionale giapponese sul pianeta e la società, la morte di Manuel Proietti, 5 anni. Cioè il fatto che un gruppo di ragazzi che la filiale italiana del gruppo ha scelto di sostenere perché «creano contenuti da pazzi» abbia usato le risorse messe a disposizione dagli sponsor per noleggiare una Lamborghini portata a sbattere contro la Smart guidata da una giovane mamma che riportava i figli a casa dall’asilo. Pare – anche se sembra incredibile – che gli youtuber dopo lo scontro continuassero a filmare quello che stava succedendo.
Dall'articolo "Roma. L'incidente di Casal Palocco e quelle sponsorizzazioni insostenibili su YouTube" di Pietro Saccò
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16 giu 2023 14:53
"HO PERSO UN FIGLIO PER UNA BRAVATA" - LA DISPERAZIONE DEL PADRE DEL BAMBINO DI 5 ANNI MORTO NELL'INCIDENTE STRADALE A CASAL PALOCCO DOPO CHE LA LAMBORGHINI GUIDATA DAGLI YOUTUBER "THEBORDERLINE" SI È SCHIANTATA CONTRO L'AUTO DELLA MADRE DEL BIMBO - ARRIVATO SUL LUOGO DELL'INCIDENTE, L'UOMO HA CERCATO DI AGGREDIRE IL CONDUCENTE DEL SUV - LA SORELLINA E LA MAMMA DEL BIMBO SONO USCITI DALL'OSPEDALE - RESTANO ANCORA DA CHIARIRE LE DINAMICHE DELL'INCIDENTE... -
1. DISPERAZIONE (E RABBIA) DI UN PADRE: «HO PERSO MANUEL PER UNA BRAVATA»
Estratto dell'articolo di Raffaella Troili per "il Messaggero"
«Maledetto, maledetto, maledetto...». L'ha gridato al cielo, l'ha gridato al mondo. La voce straziata di un giovane uomo disperato che ha appena perso il figlio di 5 anni riecheggia all'esterno del pronto soccorso dell'ospedale Sant'Eugenio. […] «Ho perso un figlio per una bravata». […] le grida e i singhiozzi di Marco Proietti accorso al capezzale dell'ex moglie Elena Uccello, scuotono l'atmosfera triste e ovattata di chi è in attesa di visitare i propri cari.
[…] Quando il padre di Manuel arrivato sul luogo dell'incidente, in preda a rabbia e dolore, ha provato a farsi giustizia da solo, cercando di aggredire lo youtuber dei The Borderline alla guida del Suv Lamborghini che si è scontrato contro la Smart guidata dalla ex moglie, la 29enne ricoverata fino a ieri al Sant'Eugenio. A fermarlo, davanti ai rottami dell'auto, agenti della Municipale, poliziotti e quanti erano presenti in via di Macchia Saponara, a Casal Palocco.
[…] Una Smart Forfour "schiacciata" da una Lamborghini usata per una "challenge". Un gioco, una sfida di velocità che era un modo di vivere e guadagnare si scoprirà. E un figlio che non c'è più. Quanto basta per scatenare il dolore più nero, amaro, profondo. E far pronunciare frasi che solo un genitore può permettersi in preda allo sconforto di mormorare ad alta o bassa voce.
«Se lo prendo... non mi costringano a farmi giustizia da solo». Marco Proietti si è sincerato delle condizioni della piccola Aurora che dopo un breve passaggio al Bambino Ges�� è stata dimessa ed affidata alla nonna. È tornato anche ieri dalla ex moglie, uniti da un dolore che non li lascerà più[…]
La mamma ha riportato solo contusioni anche lei è stata dimessa ieri, ma ancora molto provata non ricorda niente dell'impatto mortale. Era andata a prendere i figli all'asilo nido, erano entrambi ben seduti sui seggiolini nei pressi di Casal Palocco. Un pomeriggio come tanti. Poi lo schianto e la tragedia. «I miei bambini, vi prego, andate da loro, ditemi che stanno bene», gridava mentre era incastrata tra le lamiere, «pensate a loro, non a me».
[…]
2. BIMBO MORTO PER UNA SFIDA LO YOUTUBER ALLA GUIDA ERA POSITIVO ALLA CANNABIS
Estratto dell'articolo di Camilla Mozzetti, Valentina Errante per "il Messaggero"
Dovrà rispondere di omicidio stradale ma è libero di lasciare il Paese in qualunque momento voglia. Mentre a Casal Palocco, quartiere a sud della Capitale, si piange la morte del piccolo Manuel (cinque anni appena), la Procura di Roma ha iscritto sul registro degli indagati Matteo Di Pietro.
È lui, 21 anni il prossimo dicembre, ad aver noleggiato dalla società "Skylimit" e poi guidato la lussuosa Lamborghini Urus che mercoledì pomeriggio ha travolto la Smart "Four Four" su cui viaggiava Elena Uccello (28 anni) e i suoi due figli. Uno di loro, Manuel Proietti, è morto sul colpo. […]
La sua società - "The Borderline" - vanta milioni di followers e stando ai risultati tossicologici, arrivati dopo l'incidente, non è risultato negativo ai cannabinoidi. L'arresto non è scattato solo perché i valori erano sotto soglia e questo significa che aveva assunto sì hashish o marjiuana ma nei giorni precedenti all'incidente. […] dovrà rispondere di quanto accaduto con una dinamica ancora da chiarire e diversi accertamenti da svolgere, a partire da quella società che ha messo nelle mani di un ventenne un bolide da 660 cavalli. Di Pietro non è un neopatentato, condizione che blocca il noleggio di veicoli così potenti.
IL NOLEGGIO
La "Skylimit" è una società di noleggio auto, comprese quelle di lusso, amministrata da Gabriele Morabito, classe 1988. Dalla sede centrale che si trova alla periferia est di Roma un dipendente ha finora risposto che il contratto di noleggio era regolare ma tutte le carte sono state acquisite dai vigili urbani del Gruppo Ostia che stanno indagando sul caso sotto il coordinamento dell'aggiunto Michele Prestipino. Noleggiare un veicolo come la Lamborghini Urus costa 1.500 euro al giorno, a cui andrebbe sommata una cauzione di 10 mila euro.
Il costo raddoppia per ogni 24 ore di noleggio extra. La "The Bordeline", costituita con un capitale di 10 mila euro, ha approvato l'ultimo bilancio con un'utile di 46 mila euro, per 188 mila euro di ricavi e 53 mila euro di debiti. Da accertare anche se al momento dell'impatto il gruppo - in auto c'erano oltre a Di Pietro altri tre ragazzi e una ragazza (Vito Loiacono, 20 anni, Alessio Ciaffaroni 21 anni, Simone Dutto 20 anni e Gaia Nota 20 anni) - stesse registrando un video per quella "challange" (tale era la sfida) che li avrebbe portati a girare a bordo della Lamborghini per 50 ore filate. La ragazza sarebbe l'unica estranea al progetto: il padre ieri sera diceva che la figlia aveva soltanto accettato un passaggio dagli amici per tornare a casa a studiare.
LE PERIZIE
Tuttavia, resta da chiarire cosa sia accaduto dentro l'abitacolo prima dell'impatto. Escludere o accertare, ad esempio, che si stesse girando un video o che i passeggeri stessero incitando il guidatore a premere di più l'acceleratore. Se la risposta fosse affermativa, per gli altri quattro passeggeri si potrebbe prefigurare l'iscrizione in concorso sul registro degli indagati. […]
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Lorenza e Maurizio - “L’urtimo romano”
L’unico brano originale dedicato all’indimenticato Gigi Proietti
Una canzone scritta nel 2020 e ripresa oggi, con una nuova veste, cantata e accompagnata da un video con amici e colleghi del grande attore romano. Il brano nasce il giorno stesso della scomparsa di Gigi Proietti, il 2 novembre 2020.
«Appresa la notizia, ancora frastornati e commossi, ci mettiamo poco tempo a capire che dobbiamo fare un omaggio al più grande. È un moto spontaneo di gratitudine che ci porta a decidere di dedicargli una canzone, che riassuma i momenti più importanti della sua carriera e i personaggi più conosciuti dal pubblico. Lavoriamo poche ore e il brano è pronto. Con la stessa emozione con la quale scriviamo cominciamo a prendere contatti con alcuni allievi, attori, musicisti che hanno lavorato con lui» Lorenza e Maurizio
La canzone viene accolta da tutti con commovente slancio e incoraggiante entusiasmo. Ogni artista manda un video-selfie con una parte del brano e il ritornello cantato, costretti dalle regole del lockdown. Nasce così un primo video de “L’urtimo romano” che viene diffuso dal Comune di Roma, dal Messaggero, da Leggo, dal Mattino e da varie radio locali.
Dopo tre anni, grazie all’incontro con alcuni dei musicisti storici di Gigi Proietti - Mario Vicari, Giorgio Rosciglione, Gegè Munari, Mariano Perrella dei Pandemonium - il brano può essere registrato dal vivo. Al coro prendono parte alcuni tra gli artisti che hanno già partecipato al primo video ed altri che, con lo stesso entusiasmo iniziale, rispondono al Maestro e all’omaggio a lui dedicato: Stefano Ambrogi, Francesca Antonelli, Concetta Ascrizzi, Duska Bisconti, Roberto D’Alessandro, Paolo Gasparini, Francesco Lodolo, Fulvia Lorenzetti, Alberto Patelli, Lino Patruno, Silvio Vannucci, Massimiliano Virgilii. Altri inviano un video-messaggio di saluto affettuoso: Roberto Accornero, Edy Angelillo, Vincenzo Avolio, Carlo Cartier, Paola Tiziana Cruciani, Lucianna De Falco, Luisa De Santis, Pietro De Silva, Luca Manfredi, Stefano Masciarelli, Francesca Nunzi, Claudio Pallottini, Donatella Pandimiglio, Piero Pintucci, Marco Simeoli, Angelo Sorino, Giorgio Tirabassi, Gianfranco Teodoro, Massimo Wertmüller, Marco Zadra.
La copertina è opera del celebre disegnatore satirico e musicista Stefano Disegni, amico anch’egli di Gigi Proietti e coautore del suo programma tv “Cavalli di battaglia”.
Nasce così “L’urtimo romano”, un video ufficiale girato da Max Minoia che accompagna il singolo nella sua versione 2023, intriso di emozione, gratitudine e amore.
Lorenza Bohuny
Lorenza Bohuny è cantante solista, autrice di testi e compositrice. Nel 1997 vince il primo premio e il premio della critica conferito da Franco Califano e indetto dall’Ass. cult. Hollywood Club. Nello stesso anno vince il primo premio come miglior cantante “Città di Siano”, nell’ambito della manifestazione estiva per la selezione dei migliori gruppi e le migliori voci emergenti. Nel 1999 partecipa, nel ruolo di cantante, alla fiction di Canale 5 “Mai con i quadri” al fianco di Mariano Rigillo, Alessio Boni, Pierre Cosso, con la regia di Mario Caiano. Collabora nel 2013, come interprete, con il maestro Carlo Maria Cordio alla realizzazione dello spettacolo tributo a Domenico Modugno “Man in frack" e nel 2015 collabora come autrice con il maestro Piero Pintucci.
È autrice di 160 brani depositati Siae, di cui 20 contenuti nel doppio cd “Io e boh...” uscito all’inizio del 2017. Nel corso del 2017 scrive con Maurizio Carlini alcune musiche per la trasmissione Rai Linea blu. Nel 2018 arricchisce ed amplia lo spettacolo di Maurizio Carlini “Questo non è amore” con la sua presenza come interprete e i suoi testi sul tema della violenza contro le donne. Dal 2019 al 2021 è artista di strada a Piazza Navona, come cantante di canzoni della tradizione romana e canzoni scritte sui personaggi storici e sui luoghi di Roma. Nel 2021 inizia la collaborazione con Rodolfo Laganà, per la scrittura di canzoni romanesche, tra le quali "Carrozzella romana”, che esce nel maggio del 2022. Attualmente è impegnata nella stesura di una commedia musicale romanesca, ambientata nel risorgimento, dal titolo “Amore o libertà”. Nel 2023 Lorenza e Maurizio realizzano il video ufficiale della canzone “L’urtimo romano”, scritta nel 2020 e dedicata a Gigi Proietti, con la collaborazione di 36 artisti che hanno lavorato con Gigi nel corso della sua carriera.
Maurizio Carlini
Maurizio Carlini è cantautore e compositore di musica leggera, canzoni popolari, musiche per la tv, canzoni per bambini e canzoni dialettali romane. È stato co-direttore artistico dello spazio giovani del folkstudio. Ha realizzato l’opera “Storia d'Italia attraverso le canzoni popolari” con l’ensemble di musica popolare Pueblo Unido, distribuita in 150.000 copie in tutta italia dal settimanale Avvenimenti. Ha collaborato con onlus e associazioni come Amnesty International, Peter Pan, Campagna Internazionale contro le mine antiuomo, Aism (lotta alla sclerosi multipla), Gianni Rodari onlus, Mais (progetti sviluppo Madagascar e Brasile); in questa direzione rivolta al sociale ha realizzato il cd e relativo videoclip “W l’amore” in difesa dei diritti degli omosessuali.
Nel 2003 inizia una collaborazione con la Rai che dura tuttora e che lo porta a comporre accompagnamenti e sottofondi per trasmissioni come Uno mattina, La vita in diretta, Mi manda Raitre, Kilimangiaro, Ballarò, Geo&Geo, Cominciamo bene, Linea verde, Linea blu, Mediterraneo e in radio Il cammello di Radio due e Piccoli comuni (Isoradio). Dal 2004 partecipa annualmente alla rassegna Lungo il Tevere Roma, nell’ambito dell’estate romana, conduce laboratori musicali e teatrali del comune di Roma e vince il premio Fiorenzo Fiorentini come autore di canzoni dialettali nel 2005, seguito nel 2007 dal primo premio a un suo brano nel festival della canzone romana.
Collabora con il circolo Gianni Rodari Onlus (presidente onoraria la moglie del poeta, Maria Teresa Ferretti Rodari), per la creazione di laboratori musicali nelle scuole del comune di Roma e per sensibilizzare i bambini sui temi della solidarietà, della pace nel mondo, dell’integrazione dei bambini stranieri, dell’amicizia. Ha ideato il progetto musicale-teatrale Questo non è amore, contro la violenza sulle donne, per la regia di Francesca Satta Flores. Ha creato il progetto Canzoni da indossare, scritte a partire dalle storie raccontate dalla gente che diventano canzoni personalizzate; ad oggi più di 100 canzoni sono state realizzate per persone comuni che hanno voluto fissare in musica la loro storia o regalare ad altri delle dediche in musica, in stretta collaborazione con Lorenza Bohuny. È con lei, infatti, che dal 2015 ad oggi Maurizio condivide la sua attività artistica, formando il duo Lorenza e Maurizio. I due mettono in scena attraverso i laboratori teatrali del comune di Roma la commedia musicale romanesca “Impunita” e si esibiscono a Roma in Piazza Navona come artisti di strada. Nel 2017 lorenza e maurizio fondano lo studio di registrazione Di-versi uguali studio pro, che ad oggi ha prodotto, registrato, arrangiato 12 cd del duo (brani inediti e versioni rivisitate di classici del jazz, della musica dance e dell’opera lirica) e varie produzioni esterne legate alle canzoni da indossare. In questo studio i due artisti realizzano i loro cd singoli “Io e boh” (Lorenza) e “Il figlio della sarta” (Maurizio); quest’ultimo dà il nome anche al docufilm sui 40 anni di carriera artistica di Maurizio, per la regia di Giovanni Pirri.
Nel 2020 il duo realizza la canzone “L’urtimo romano” scritta il giorno stesso della scomparsa di Gigi Proietti, da cui nasce un primo video-tributo collettivo in cui a cantare la canzone appaiono amici, allievi e collaboratori dell’attore.
Da questa esperienza nasce lo spettacolo “Sonavo er contrabbasso… cioè, me ce appoggiavo” un tributo a Gigi Proietti che racconta la sua carriera attraverso le canzoni che l'hanno caratterizzata". Nel 2022 realizzano la canzone "Carrozzella romana” per Rodolfo Laganà, sul tema delle barriere architettoniche, il cui video omonimo è realizzato ancora una volta dal regista Giovanni Pirri per la giornata mondiale per la lotta alla sclerosi multipla. Per la presentazione del video, Lorenza e Maurizio partecipano all’edizione del Fiaba day 2022 in Piazza Colonna a Roma, davanti a Palazzo Chigi (presidenza del Consiglio). Nel 2023 Lorenza e Maurizio realizzano il video ufficiale della canzone “L’urtimo romano” dedicata a Gigi Proietti, con la collaborazione di 36 artisti che hanno lavorato con Gigi nel corso della sua carriera.
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VOCAL BLUE TRAINS: DAL 27 GENNAIO 2023 "HOTLINE BLING"
Dal 27 gennaio 2027 è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale "Hotline Bling", il nuovo singolo dei Vocal Blue Trains.
"Hotline Bling" è la cover dei Vocal Blue Trains del celebre brano di Drake.
Bastano pochi secondi per capire subito che ci troviamo di fronte ad un esperimento non poco coraggioso: abituati alle sonorità marcatamente hip hop della versione originale in questo caso veniamo immediatamente trasportati in un rarefatto ambiente dalle tonalità new soul. La voce della cantante solista introduce il tema della canzone catturando l'ascoltatore con un timbro e una sensibilità che nulla hanno da invidiare alle grandi interpreti d'oltreoceano, ed il coro accarezza la melodia con dei tappeti vocali suggestivi e dai tratti gospel, il tutto incalzato da un arrangiamento strumentale elettronico che dona a questa over un senso di completa e contemporaneità assolutamente inedito, sopratutto se immaginato in un contesto di musica corale.
Aggiunge Alessandro, direttore dei Vocal Blue Trains, sul nuovo brano: "Abbiamo scelto un videoclip semplice e minimale, dalle tonalità underground ma al contempo ordinato e geometrico nei suoi contrasti. Il nostro obiettivo era quello di riuscire a rendere sia sonoramente che visivamente il nostro stile musicale, ossia quello di un progetto che cerca di fondere l'identità gruppo vocale con quella della band indie con un sound che potremmo definire un "gospel elettronico contemporaneo".
Guarda il videoclip su YouTube: https://youtu.be/VpUFA-0njIc
I Vocal Blue Trains sono:
SOPRANO 1: Lucilla Fossi, Egle Ihle, Francesca Pieraccini, Giada Secchi
SOPRANO 2: Camilla Barbugli, Silvia Benincasa Kraus, Giulia Papalia, Chiara Santini, Diletta Zipoli
ALTO: Lucia Agostino, Carlotta Cocchi, Bianca De Astis, Alice Pinna, Lucia Sargenti
CONTRALTO: Benedetta Capecchi, Sofia Gori, Nadia Koski, Carmen Piritore, Giovanna Russo
TENOR 1: Marco Biagioli, Andrea Innocenti, Gianni Sarchi, Sandro Toncelli
TENOR 2: Matteo Benci, Gianluca Gabriele, Lorenzo Pacini, Archimede Pii, Alessandro Zanini
BARITONE: Lorenzo Braus, Pietro Cuppoloni, Daniele Melaccio
Biografia
I Vocal Blue Trains sono un gruppo vocale polifonico di 30 cantanti e musicisti, fondato e diretto da Alessandro Gerini, cantante, vocal coach e arrangiatore Italo-Polacco. Una realtà poliedrica che sposa l'impronta corale del gospel e della polifonia tradizionale con le moderne sonorità della musica elettronica e dell'ambient house.
In cinque anni hanno attirato l'attenzione a livello nazionale e internazionale grazie a importanti collaborazioni con artisti italiani e internazionali come Ultimo, Paul Phoenix componente del gruppo a cappella vincitore dei Grammy King's Singers, l'attore e presentatore Gigi Proietti, il cantante soul americano Sergio Sylvestre, ed il gruppo Modà.
Il progetto conta oltre 100 concerti in Italia, Europa e Asia, e vanta prestigiose partecipazioni ad alcuni tra i più importanti festival internazionale come il Wien International Festival for Choirs and Orchestras (Austria), il Jeju International Choir & Symposium (Corea del Sud), il Concerto di Gala al Pantheon (Roma, Italia), il Pistoia Blues Festival (Italia) e il Moscow Sounds Festival (Mosca, Russia), dove sono stati il primo coro straniero a vincere il premio "Best Overall Performance".
Dopo poche settimane dall'uscita di "Cry me a river", "Hallelujah" è il nuovo singolo dei Vocal Blue Train in radio e in digital e dal 23 dicembre 2022.
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VOCAL BLUE TRAINS: DAL 27 GENNAIO 2023 "HOTLINE BLING"
Dal 27 gennaio 2027 è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale "Hotline Bling", il nuovo singolo dei Vocal Blue Trains.
"Hotline Bling" è la cover dei Vocal Blue Trains del celebre brano di Drake.
Bastano pochi secondi per capire subito che ci troviamo di fronte ad un esperimento non poco coraggioso: abituati alle sonorità marcatamente hip hop della versione originale in questo caso veniamo immediatamente trasportati in un rarefatto ambiente dalle tonalità new soul. La voce della cantante solista introduce il tema della canzone catturando l'ascoltatore con un timbro e una sensibilità che nulla hanno da invidiare alle grandi interpreti d'oltreoceano, ed il coro accarezza la melodia con dei tappeti vocali suggestivi e dai tratti gospel, il tutto incalzato da un arrangiamento strumentale elettronico che dona a questa over un senso di completa e contemporaneità assolutamente inedito, sopratutto se immaginato in un contesto di musica corale.
Aggiunge Alessandro, direttore dei Vocal Blue Trains, sul nuovo brano: "Abbiamo scelto un videoclip semplice e minimale, dalle tonalità underground ma al contempo ordinato e geometrico nei suoi contrasti. Il nostro obiettivo era quello di riuscire a rendere sia sonoramente che visivamente il nostro stile musicale, ossia quello di un progetto che cerca di fondere l'identità gruppo vocale con quella della band indie con un sound che potremmo definire un "gospel elettronico contemporaneo".
Guarda il videoclip su YouTube: https://youtu.be/VpUFA-0njIc
I Vocal Blue Trains sono:
SOPRANO 1: Lucilla Fossi, Egle Ihle, Francesca Pieraccini, Giada Secchi
SOPRANO 2: Camilla Barbugli, Silvia Benincasa Kraus, Giulia Papalia, Chiara Santini, Diletta Zipoli
ALTO: Lucia Agostino, Carlotta Cocchi, Bianca De Astis, Alice Pinna, Lucia Sargenti
CONTRALTO: Benedetta Capecchi, Sofia Gori, Nadia Koski, Carmen Piritore, Giovanna Russo
TENOR 1: Marco Biagioli, Andrea Innocenti, Gianni Sarchi, Sandro Toncelli
TENOR 2: Matteo Benci, Gianluca Gabriele, Lorenzo Pacini, Archimede Pii, Alessandro Zanini
BARITONE: Lorenzo Braus, Pietro Cuppoloni, Daniele Melaccio
Biografia
I Vocal Blue Trains sono un gruppo vocale polifonico di 30 cantanti e musicisti, fondato e diretto da Alessandro Gerini, cantante, vocal coach e arrangiatore Italo-Polacco. Una realtà poliedrica che sposa l'impronta corale del gospel e della polifonia tradizionale con le moderne sonorità della musica elettronica e dell'ambient house.
In cinque anni hanno attirato l'attenzione a livello nazionale e internazionale grazie a importanti collaborazioni con artisti italiani e internazionali come Ultimo, Paul Phoenix componente del gruppo a cappella vincitore dei Grammy King's Singers, l'attore e presentatore Gigi Proietti, il cantante soul americano Sergio Sylvestre, ed il gruppo Modà.
Il progetto conta oltre 100 concerti in Italia, Europa e Asia, e vanta prestigiose partecipazioni ad alcuni tra i più importanti festival internazionale come il Wien International Festival for Choirs and Orchestras (Austria), il Jeju International Choir & Symposium (Corea del Sud), il Concerto di Gala al Pantheon (Roma, Italia), il Pistoia Blues Festival (Italia) e il Moscow Sounds Festival (Mosca, Russia), dove sono stati il primo coro straniero a vincere il premio "Best Overall Performance".
Dopo poche settimane dall'uscita di "Cry me a river", "Hallelujah" è il nuovo singolo dei Vocal Blue Train in radio e in digital e dal 23 dicembre 2022.
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Pietro Proietti alias Le Libanais de Romanzo Criminale
Je parlerai ici du personnage de la série.
Le Libanais apparaît dès le premier épisode de la saison 1 et sera là lors du dernier épisode de la saison 2. Il meurt lors du dernier épisode de la saison 1 mais il réapparaît dans quelques épisodes de la saison 2 dans des flashback de la jeunesse de Dandy ou comme un fantôme que voit Dandy.
On découvre donc Libanais dès les premières minutes de la série, chez sa mère, en compagnie de son ami Dandy. Ces deux-là sont vite rejoint par Buffle, puis vont récupérer Fil de Fer, afin de commettre un petit larcin, voler des machines à écrire qu'ils revendent ensuite. Libanais se sert de l'argent pour acheter des armes, mais il se fait voler sa voiture où se trouver les armes. Après s'être un peu engueulé avec sa bande, vu qu'il a utilisé l'argent sans leur en parler, ils vont récupérer les armes chez la bande qui a volé la voiture. Cette bande c'est celle de Froid, composé également des deux frères Bouffons et d'Oeil Fier. Les deux bandes s'unissent pour organiser l'enlèvement du baron Rosellini. Le baron meurt dans l'opération, mais la nouvelle bande formée récupère une coquette somme et Libanais propose, au lieu de tout dépenser, d'en mettre de côté, pour conquérir Rome. Et le meilleur moyen de conquérir Rome, c'est la drogue. Ils se fournissent auprès du Sarde, qui travaille avec la Camorra (la mafia de Naples). La bande du Libanais conquiert tous les quartiers de Rome, par des moyens très persuasifs, excepté le quartier contrôlé par le Terrible. Libanais a une histoire avec le Terrible: quand il était plus jeune, il a volé une voiture appartenant à ce dernier, pour aller faire un tour avec sa petite amie. Ce vol a fini par une belle cicatrice au bras pour le Libanais et deux fellations forcés aux frères Gemito pour sa petite amie. Le Libanais tente de conquérir le quartier du Terrible, mais cela fini par un accord à l'amiable entre les deux, ils sont donc obligés de travailler ensemble. Dans un même temps, la bande est contacter par les services secrets pour retrouver Aldo Moro, enlevé par les Brigades Rouges. Le Libanais, sûrement un peu flatté et réalisant le pouvoir de sa bande, accepte ce travail. Se sera un échec, l'Etat décidant de laisser Aldo Moro mourir et la bande se sentant utilisé. Pendant ce temps-là, Libanais a renoué avec son ancienne petite amie, mais cette dernière n'a fait que se servir de lui pour se venger de lui et le voler. Cette mésaventure se termine par l'assassinat du nouveau copain de cette dernière, et elle, qui se suicide, chez Libanais (ou lui qui l'a tue, on ne sait pas trop finalement...). Juste après cela, trahi par le Terrible, toute la bande, excepté Buffle, fini en prison. Après avoir conquis Rome, la bande va conquérir la prison, mais en sort assez vite, par manque de preuves de la police. La bande sait que c'est le Terrible qui les a trahi. Si tout le monde fait bonne figure, le Terrible tente d'assassiner le Libanais et doit ensuite s'enfuir. Le Terrible est assassiné par le Froid, qui l'achève avec le couteau qui avait blessé Libanais, alors que la bande fête le mariage de Fil de Fer. Après cela, la bande suit son chemin, en devant résoudre divers tracas. Libanais, proche de Froid, tente de prouver son innocence dans un braquage. Alors que lui-même, aiguillé par un flic ripou, braque un dépôt de la police. Ce vol servira aux services secrets pour le faire chanter et récupérer une chambre dans le bordel de Patrizia, afin d'obtenir des informations compromettantes sur les personnes qui fréquentent le bordel. Libanais est désormais lié aux services secrets. Mais Libanais, sniffant de plus en plus de coke, devient de plus en plus parano et agressif. Le départ de Froid, son ami, n'arrange rien. Il meurt assassiné en bas de l'immeuble où habite sa mère...
Dans la saison 2, dans un flashback, on découvre que c'est Dandy, en échange d'une voiture, qui avait dit au Terrible où se trouvait Libanais et sa petite amie. Voiture qu'il donnera au Libanais... Le Libanais apparaît de temps à autre comme un fantôme, se moquant de ce que devient Dandy.
Pourquoi j'aime bien Libanais? Libanais, c'est un peu le coeur de la bande. En fait, sans lui, rien ne serait arrivé. C'est lui qui lance l'idée, le projet, c'est lui qui voit plus loin que les petits larcins. Sans lui, la bande se désagrège inexorablement. Il a une sorte de charisme qui les unit tous. Ce type est en fait très intelligent dans le crime. Ce qu'il a fait, c'est une forme de génie un peu tordue. Derrière ça, il y a aussi une certaine souffrance. Libanais souhaite aussi se venger de Terrible, et pas tant pour lui que pour sa petite amie. Il culpabilise énormément de ce qui lui est arrivé et ça le hante toute sa vie. Il souhaite aussi une belle vie pour sa mère, qui le rejette totalement à cause de la vie qu'il mène. Et il souffre aussi de cela, de ce rejet maternelle. Car Libanais est finalement très seul, et sa solitude le ronge. Son seul ami, le Froid, avec qui il a un étrange lien assez fort, décide de quitter la bande, et je crois que c'est ce qui l'achève. En fait, la déchéance de Libanais me rend assez triste, parce que, à part le côté criminel, c'est un type assez sympa mais qui se désagrège progressivement sous nos yeux à cause de la drogue et de sa paranoïa.
Voilà, est-ce que ça vous a donné envie de voir la série? Et si vous l'avez vue, est-ce que vous aviez aimé le Libanais?
#Pietro Proietti#Le Libanais#Romanzo Criminale#Dandy#Fil de Fer#Le Buffle#Bouffon#OeilFier#Froid#Patrizia#Rosselini#Le Terrible#Gemito
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Scontro a Roma, analisi sul cellulare dello youtuber indagato
La procura di Roma affiderà nelle prossime ore incarico ad un consulente per effettuare l’analisi del cellulare di Matteo Di Pietro, il ventenne youtuber che era alla guida del Suv Lamborghini che si è scontrato con la Smart, a Casalpalocco, causando la morte di Manuel Proietti, bimbo di cinque anni. Obiettivo degli inquirenti è verificare se sul cellulare del giovane ci siano video girati nella…
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Però ‘n se fa così, tutto de botto. Svejasse e nun trovatte, esse de colpo a lutto.
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Sentì drento a la panza strignese come un nodo.. Sape’ che è la mancanza e nun avecce er modo de ditte grazie a voce pe' quello che c’hai dato pe' quello che sei stato, perché te sei inventato un modo che non c’era de racconta' la vita e ce l’hai regalato così un po’ all’impunita, facendo crede a tutti che in fondo eri normale, si ce facevi ride de quello che fa male, si ce tenevi appesi quando facevi tutto.. Parla’, balla’, canta’, pure si stavi zitto.
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Te se guardava Gi’, te se guardava e basta come se guarda er cielo, senza vole’ risposta.
.
All’angeli là sopra faje fa du risate, ai cherubini imparaje che so’ le stornellate..
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Salutece San Pietro, stavolta quello vero, tanto gia’ ce lo sanno chi è er Cavaliere Nero.
PierFrancesco Favino per Gigi Proietti
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Incidente di Casal Palocco, arresti domiciliari per Di Pietro
Incidente di Casal Palocco, arresti domiciliari per Di Pietro. Sono stati disposti gli arresti domiciliari per Matteo Di Pietro, alla guida della Lamborghini che, a Casal Palocco (Roma), si è schiantata contro la Smart su cui viaggiavano il piccolo Manuel Proietti, il bimbo di 5 anni morto a causa dell’incidente, sua madre e la sua sorellina. La notizia che Di Pietro e il suo amico Vito Loiacono avessero lasciato l’Italia - il primo per la Spagna e il secondo per la Turchia - era ventilata nelle scorse ore, dopo le dichiarazioni di un residente di Casal Palocco. L’avvocato Francesco Consalvi, legale di Di Pietro, smentisce categoricamente che il suo assistito sia all’estero: «È una fake news, assolutamente falso». Per quanto riguarda Loiacono, che non è indagato, invece, non ci sono aggiornamenti al riguardo. Mentre la posizione dello youtuber si aggrava, gli altri quattro ragazzi a bordo dell’auto di lusso potrebbero presentarsi ai prossimi interrogatori come semplici passeggeri ed evitare così qualsiasi ulteriore coinvolgimento. Negherebbero, dunque, di aver distratto o incitato Di Pietro durante la fatale manovra costata la vita al piccolo Manuel. Due giorni fa la Procura di Roma, coordinata dall’aggiunto Michele Prestipino, ha disposto una maxi perizia nell’ambito dell’indagine per verificare l’analisi delle telecamere presenti nel tratto di strada dove si è consumato l’incidente. Inoltre, potrebbero essere analizzati anche alcuni filmati ripresi dalle telecamere di due bus Atac che transitavano di lì proprio negli istanti dello scontro fra le due auto. L’obiettivo degli inquirenti è capire se Di Pietro abbia effettuato sorpassi o manovre azzardate e a quale velocità.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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“Però ‘n se fa così, tutto de botto.
Svejasse e nun trovatte, esse de colpo a lutto.
Sentì drento a la panza strignese come un nodo
Sape’ che è la mancanza e nun avecce er modo
de ditte grazie a voce pe' quello che c’hai dato
pe' quello che sei stato, perché te sei inventato
un modo che non c’era de racconta' la vita
e ce l’hai regalato così un po’ all’impunita,
facendo crede a tutti che in fondo eri normale,
si ce facevi ride de quello che fa male,
si ce tenevi appesi quando facevi tutto,
Parla’, balla’, canta’, pure si stavi zitto.
Te se guardava Gi’, te se guardava e basta
come se guarda er cielo, senza vole’ risposta.
All’angeli là sopra faje fa du risate,
ai cherubini imparaje che so’ le stornellate,
Salutece San Pietro, stavolta quello vero,
tanto gia’ ce lo sanno chi è er Cavaliere Nero.”
- Il commovente sonetto di Pierfrancesco Favino dedicato al Maestro Gigi Proietti.
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Però ‘n se fa così, tutto de botto.
Svejasse e nun trovatte, esse de colpo a lutto.
Sentì drento a la panza strignese come un nodo
Sape’ che è la mancanza e nun avecce er modo
de ditte grazie a voce pe' quello che c’hai dato
pe' quello che sei stato, perché te sei inventato
un modo che non c’era de racconta' la vita
e ce l’hai regalato così un po’ all’impunita,
facendo crede a tutti che in fondo eri normale,
si ce facevi ride de quello che fa male,
si ce tenevi appesi quando facevi tutto,
Parla’, balla’, canta’, pure si stavi zitto.
Te se guardava Gi’, te se guardava e basta
come se guarda er cielo, senza vole’ risposta.
All’angeli là sopra faje fa du risate,
ai cherubini imparaje che so’ le stornellate,
Salutece San Pietro, stavolta quello vero,
tanto gia’ ce lo sanno chi è er Cavaliere Nero.
Il ricordo di PierFrancesco Favino per Gigi Proietti
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